Teatro

Calamonaci, un 'piccolo' teatro che sogna in grande

Calamonaci, un 'piccolo' teatro che sogna in grande

È ormai giunta all'ottava edizione la rassegna organizzata annualmente dal Teatro Aldo Nicolaj della località agrigentina di Calamonaci. Un importante evento culturale nel cuore della Sicilia e grandi nomi dello spettacolo italiano per dieci appuntamenti da non perdere.

La pregevole selezione compiuta dal Direttore artistico Nicosia per la presente stagione del Teatro Nicolaj di Calamonaci si caratterizza per l’originale ripartizione del cartellone, equamente distribuito tra lavori e compagnie rappresentanti della migliore produzione teatrale sul territorio nazionale e commedie portate in scena da gruppi locali in lingua italiana o in dialetto.

Ad accomunare entrambi le categorie, il valore intrinseco dei testi rappresentati nonché l’ottimo livello drammaturgico degli interpreti che li agiscono sulla scena: con i cinque titoli dei professionisti impegnati a contendersi, nella serata finale di gala dell’8 aprile, l’undicesima edizione del Festival nazionale “Salvo Randone”, e l'ottavo premio “Giovanni Raffiti” riservato alle compagnie siciliane.

Temi d’impegno sociale e ricerca del puro divertissement si alterneranno secondo un calendario in grado di promettere soddisfazioni ad ogni pubblico, con un doveroso debutto-omaggio al notevole ma trascurato drammaturgo italiano cui è intitolato lo stesso teatro di Calamonaci: Aldo Giuseppe Nicolaj. Un autore ingegnoso quanto scomodo, capace di offrire una visione critica e inconsueta sul mondo, al punto da essere osteggiato dalla censura italiana e celebrato invece all’estero; di lui gli attori del Piccolo di Imola, il 26 novembre, rappresenteranno la commedia ‘in giallo’ Killer, un’indagine a tema con Lucia Ricalzone e regia di Giorgio Barlotti, dove i tre personaggi in scena, nonostante l’innocua apparenza, risultano tutti sospetti omicidi.  

Rilevanti spunti di riflessione offrirà pure, il 10 dicembre, L’onorevole di Leonardo Sciascia, un dramma sulle nefandezze cui l’esercizio del potere induce anche le persone perbene: si cimenteranno nell’impresa gli attori della compagnia La nuova scena di Siracusa,  gestita e diretta da alcune docenti del liceo classico di questa città molto note sul territorio.

La lotta per i diritti umani, contro ogni ipocrisia, è ancora il tema dominante in La donna che disse no, in scena il prossimo 20 gennaio grazie alla compagnia Onirika del sud di Roma e a due giovani talentuosi interpreti, quali Pierpaolo Saraceno, autore del testo, e Mariapaola Tedesco. Il lavoro si propone come un sentito omaggio all’esemplare vicenda di sopraffazione e riscatto che vide protagonista Franca Viola. Prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio ‘riparatore’ dopo una violenza, nel lontano ’65, Franca aprì uno squarcio sulla condizione di sudditanza in cui versava allora la donna, divenendo così un modello intramontabile di coraggio per le generazioni a venire.

Altre opere in calendario scelgono l’ironia per stemperare contenuti impegnativi di rilevanza sociale. È il caso di Attori e malfattori, scritta e diretta da Ernesto Mangano e Rodolfo Torrisi per la compagnia Teatro delle Nevi di Acireale, in scena il prossimo 4 marzo: una toccante incursione nel mondo delle carceri, tra detenuti per i quali il teatro rappresenta l’unica forma di ‘evasione’ consentita, viatico per il riscatto sociale; una pièce dall’esito per niente scontato, nata nel mondo amatoriale, pluripremiata, quindi assurta alla ribalta nazionale.
Un tema forte, come quello della follia -vera o presunta tale- si risolve in un sorriso attraverso un classico del genere comico, Ditegli sempre si sì di E. De filippo, che sarà inscenato dall’associazione culturale Calamonainscena il 18 marzo 2017; l’arte di arrangiarsi e il buonumore come medicina delle difficoltà di vita, è il tema di Full monty- Prossimamente a nudo, trasposizione drammaturgica della celeberrima pellicola britannica, in programma il 25 marzo con la compagnia Tiraca di Verona.

Momenti di comicità nostrana saranno garantiti da  Chi si fa pi maritari n’figghiu, dell’associazione culturale Idea di Alessandria della Rocca, in agenda il 16 dicembre p.v.,  e da L’onorata famiglia Belfiore (testo di Ivan Giumento) a cura dell’associazione Medea di San Cataldo, in scena il 7 gennaio; relax e leggerezza in programma anche per gli spettatori di Café chantant, commedia brillante di E. Scarpetta con riadattamento di Franco Bruno, che sarà rappresentata il 4 febbraio dalla compagnia TeatrOltre di Sciacca.
Conclude in bene l’intera rassegna, giorno 31 marzo, l’ironia anglosassone del celeberrimo Taxi a due piazze di Ray Cooney, nella speciale produzione, in prima assoluta, dello stesso Teatro Nicolaj.

L’operazione artistica compiuta dall’ente teatrale di Calamonaci appare dunque, nel suo insieme, complessa e accorta, e fa di questo piccolo centro un luminoso esempio delle enormi potenzialità insite nella valorizzazione del nostro patrimonio teatrale, un lungimirante accostamento fra generi, attitudini, linguaggi assai eterogenei, per questo quanto mai interessante.